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Paolo O. Tiragallo

Autore: Giuseppe Passarino

In suo onore fu denominata la specie Tiragalloite (Mn42+As5+Si3O12(OH)) (ved. immagine)

Biografia redatta da Giuseppe Passarino.

Nato nel 1905 a Genova da famiglia originaria di Carro nello spezzino, sin da giovanissimo fu attratto dai minerali dedicandovi poi l’intera sua esistenza.

Uomo schivo e libertario, era un ricercatore attento, un osservatore acuto e per primo ha saputo valorizzare i tesori della sua terra diventando anche il punto di riferimento per quanti si occupassero di mineralogia in Liguria, specie per il Gruppo Mineralogico Ligure di Genova, uno dei primi gruppi d’amatori operanti in Italia, di cui fu nominato socio onorario. Possiamo ritenerlo il primo vero cercatore e collezionista ligure, fu anche un appassionato ornitologo.

E’ morto a Genova il 17 Gennaio 1987 ma tutti coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano per la sua grande generosità ed a pieno merito gli è stato dedicato un minerale proprio da lui scoperto, la tiragalloite, trovato per la prima volta nella miniera di Molinello e poi in quella di Cassagna sempre in Val Graveglia.

Sempre a lui sono stati dedicati anche un piccolo insetto denominato Bidessus Tiragalloi rinvenuto nel Bargonasco, presso Sestri Levante, ed una farfalla denominata Euphydryas Aurina Tiragalloi rinvenuta a Masone (Genova).

La storia del Tiragallo, oltre che incredibile, ha quasi del fiabesco: durante un periodo di malattia ricevette in dono, a soli sette od otto anni, una scatola contenente dei piccoli minerali elbani e da allora si destò in lui quel profondo interesse che lo portò a diventare, negli anni a seguire, depositario di una vasta e profonda conoscenza della mineralogia ligure.

La sua prima collezione andò interamente distrutta durante un bombardamento a Genova negli anni della Seconda Guerra Mondiale; iniziò nuovamente a ricercare ed a collezionare minerali ma la sua seconda raccolta, nel 1983, fu oggetto di un furto mirato che la privò di numerosi e scelti esemplari.

I campioni rimasti, non comunque di secondo livello, sono stati poi donati al Civico Museo di Scienze Naturali Giacomo Doria di Genova ove sono tuttora conservati ed in parte esposti nelle vetrine di campioni liguri.

Ancora a Paolo si devono le scoperte, avvenute nei primi anni Cinquanta, in località Valle di Cota e Monte Castelfermo, sempre nel territorio di Carro, di manufatti litici e frammenti ceramici tutti attribuibili ad insediamenti umani dell’Età del Ferro.

Regione: Liguria

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