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Valter Lago

Autore: il titolare del profilo

Valter Lago nasce a Torino il 14 luglio 1957 e vive a Collegno nell’interland torinese. Frequenta l'istituto tecnico per geometri e si appasiona da giovanissimo alla mineralogia ed alla ricerca sul campo, a cui ha dedicato buona parte delle sue energie e del tempo che gli restava libero al netto degli impegni familiari e del suo impiego tecnico presso un Ente Pubblico torinese.

La sua collezione si sviluppa negli anni (anche grazie alla partecipazione a numerose mostre locali e ad intensa attività di interscambio e di relazioni nell'ambito del Gruppo Mineralogico Grugliaschese) su un binario prevalentemente estetico, che include anche campioni di grandi dimensioni (large cabinet) e privilegia i minerali classici delle principali locatlità italiane (Brosso, Traversella, Vesuvio, Sicilia, Sardegna) ed estere (Tsumeb, Pakistan, Cina).

Nelle montagne piemontesi, la sua passione per la ricerca sul campo lo portò  negli anni '70 ( ved. foto 1) ad interessanti ritrovamenti di minerali delle rodingiti e ad un notevole ritrovamento di una geode di axinite nella zona del Gran Paradiso.

Ha una particolare passione per la mineralogia vesuviana, che in passato (quando i luoghi erano ancora aperti alla ricerca) coltivava con ricerca diretta sul campo (ved. foto 2), ed ha quindi messo insieme una sezione della collezione con alcune centinaia di campioni vesuviani anche di ottima qualità.

Valter si racconta così:

I minerali li avevo nel DNA, infatti quando mia madre mi portava a spasso con il passeggino, la costringevo a raccattare tutti i sassi che vedevo, così gli ho riempito il balcone.

Nel 1970 all’Istituto Tecnico per Geometri in scienze naturali un capitolo era dedicato alla mineralogia: L’ho imparato a memoria.

In quegli anni avevo solo a disposizione una bicicletta come mezzo di trasporto, non lontano dalla mia residenza erano aperte cave di magnesite e serpentino, armato di un martelletto ridicolo ne aggredivo le pareti rocciose con prevedibili risultati.

Nel 1971 mi regalarono la prima moto così tutti i pomeriggi ero al Pian della Mussa, dove vedevo le meraviglie che il concessionario CASTAGNERI estraeva dal Roch Neir e dalla Testa Ciarva in quegli anni, e, qualche volta a forza di rompergli le scatole, un bel pezzo finiva in collezione.

Vista la mia passione, Mio Padre mi portò alla prima mostra di Torino organizzata nelle sale del castello del Valentino, e mi regalò una bellissima Tormalina blue cap di Pala.

In quegli anni il collezionismo in Piemonte esplose, nacquero numerosi gruppi mineralogici ed io mi aggregai al Gruppo Mineralogico Grugliaschese.

Nelle località di ritrovamento di grido la ressa era continua, ci si rubava il sito uno con l’altro.

Nascevano tantissime mostre ed io cercavo di partecipare a tutte, vendendo e cambiando i frutti dei miei ritrovamenti, e, con gli introiti acquistavo campioni, soprattutto stranieri, per arricchire la mia collezione.

Nel 1977 iniziai a lavorare così la mia ricerca sul campo si limitò al sabato e alla domenica fino all’inizio degli anni ’80 quando la mia famiglia iniziò ad acquistare delle baite da ristrutturare in un villaggio di montagna, le mie uscite ed i miei ritrovamenti si ridussero radicalmente.

Iniziai ad acquistare campioni in tutto il mondo ed a partecipare a tutte le mostre piemontesi, visitando anche le altre in tutta Italia, così arricchivo ugualmente la collezione personale che è oggi costituita da alcune migliaia di pezzi..

Regione: Piemonte

Associazioni: ASSOCIAZIONE MICROMINERALOGICA ITALIANA,

Autore di pubblicazioni
Specie dedicata
Hall of fame
Universitario
Mineral dealer
Presidente di circolo
Concervatore

Tipo di collezione

Estetica
Sistematica
Nazionale
Regionale/topologica (Vesuvio)
Singola classe o specie
Altro

Dimensione dei campioni

Cabinet
Miniature
Thumbnail
Micromount

Numero di campioni: Da 1000 a 3000

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