Artini

Ettore Artini

Autore: Delmastro A., Gallo L. M., Pistarino A., Tomalino M. U.

In suo onore è stata denominata la specie ARTINITE (Mg2(CO3)(OH)2·3H2O) (1902).

Mineralogista e petrografo italiano. Fu studente a Padova ed a Firenze e conseguì la laurea in scienze nel 1887, all’età di soli ventun’anni. Successivamente divenne assistente presso l’Istituto Minerario dell’Università di Pavia, dove rimase fino al 1893. Nel 1909 scoprì nelle miniere di amianto della Val Malenco in Lombardia un nuovo minerale che chiamò brugnatellite in onore del collega Luigi Brugnatelli dell’Università di Pavia che, in precedenza (1902), gli aveva dedicato l’artinite. Nel 1911 ottenne la cattedra di mineralogia alla Scuola Tecnica di Milano. Dal 1893 ricoprì l’incarico di responsabile della Sezione di Mineralogia del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, e dal 1912 al 1927 fu nominato direttore dello stesso Museo. Nel 1914 pubblicò I Minerali, la sua opera più nota, che restò, per decenni, un testo di riferimento nello studio della mineralogia, e nel 1919 Le rocce - Concetti e nozioni di petrografia, opera ristampata in varie edizioni che ebbe un valore fondamentale nella diffusione delle conoscenze petrografiche in Italia. Fu socio dell'Accademia dei Lincei e della Società Italiana di Scienze Naturali.

Da Wikipedia

Cresciuto in una famiglia di tradizione naturalistica, iniziò ancora da studente ad interessarsi ai cristalli.

Nel 1887 si laureò in scienze naturali all'Istituto di studi superiori e di perfezionamento di Firenze, sotto la guida di Carlo De Stefani, quindi venne nominato assistente alla cattedra di mineralogia, presso l'Università di Padova.

Nel 1887 fu libero docente all'Università di Pavia, con l'incarico di petrografia sino al 1893, quando si trasferì a Milano per dirigere la sezione di mineralogia del Museo civico di storia naturale.
Sotto la sua direzione, la sezione di mineralogia del Museo di Storia Naturale di Milano (trasferitosi nell'edificio attuale, in Corso Venezia) venne riordinato e prese nuovo impulso.
Dal 1911 al 1927 fu direttore del Museo civico di storia naturale.

In quel periodo pubblicò due manuali: I Minerali (1914) e Le rocce - Concetti e nozioni di petrografia (1919): gli unici testi di mineralogia sistematica in italiano.

Nel 1904 vinse il concorso per la cattedra di mineralogia all'università di Bologna, ma preferì restare al museo di Milano del quale divenne direttore nel 1912, continuando l'attività didattica presso il Politecnico di Milano e la Scuola Superiore di Agricoltura e, presso la facoltà di Scienze (istituita nel 1924) insegnò la mineralogia per chimici e naturalisti.

Nel 1926, dal Consiglio superiore dell'istruzione fu nominato ordinario di mineralogia "per chiara fama" all'Università di Milano, ma l'amministrazione civica vi si oppose.

Fu presidente della Società geologica italiana e della Società italiana di scienze naturali, socio dell'Accademia dei Lincei e dell'Accademia nazionale delle scienze, pubblicando numerose memorie, testi di mineralogia e libri per le scuole secondarie.

In suo onore venne dato il nome alla specie minerale Artinite. Morì a Milano il 7 marzo 1928.

Bibliografia

Regione: Lombardia

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